Luoghi da visitare

Agaggio: il paese doppio nel cuore della Valle Argentina

Agaggio si trova in Valle Argentina, tra Badalucco e Molini, alla confluenza tra la strada vecchia di fondovalle e quella costruita in previsione di una diga che non è mai stata portata a termine. 

Pur non essendo molto popoloso, Agaggio si divide in Inferiore e Superiore, due anime ben distinte con caratteristiche molto diverse.

 

Agaggio Inferiore

 

Troverai Agaggio Inferiore proprio sulla strada provinciale che porta a Molini, adagiato su un tratto molto suggestivo del torrente Argentina.

Lungo il suo corso il torrente scava la roccia creando delle invitanti pozze, anche di una certa profondità. L’acqua è molto pulita quindi ti consiglio di fare un salto in estate per provare l’esperienza di un bel bagno nel fiume. Nelle altre stagioni si possono comunque fare due passi per ammirare il torrente e le su rive boscose.

A testimonianza del carattere “fluviale” di Agaggio si può ammirare l’elegante struttura di un antico ponte, probabilmente medievale, situato poco dopo l’abitato sotto il cimitero.

Un’altra anima del paese è sicuramente quella eno-gastronomica. Qui assaggerai le specialità dell’entroterra proposte da ben tre ristoranti: la Fontana dell’Olmo, la Rocca du Luvu, la Capra Pazza. Su una popolazione di cento abitanti credo sia un record. Torte verdi, ravioli, verdure ripiene, coniglio alla ligure e tante altre prelibatezze sono qui ad aspettarti. Ma non è finita.

Ad Agaggio Inferiore è attivo da anni uno dei negozi storici della Valle Argentina, la bottega di Nanda. Qui si possono trovare tra le altre cose formaggi portati dai pascoli direttamente dai pastori. E non dimenticare di assaggiare il pane di Molini o quello di Triora.

Sulla strada per Molini l’Antica Distilleria Cugge prosegue invece un’altra importante tradizione locale: la produzione di essenza di lavanda, di cui avevamo parlato in questo articolo. Negli anni l’azienda si è orientata verso diversi prodotti di bellezza e benessere, coniugando la modernità con la qualità di decenni di esperienza. E parte del fiore viene raccolto sopra l’abitato di Agaggio Superiore, andiamo a dare un’occhiata.

 

Agaggio Superiore

 

Agaggio Superiore si raggiunge imboccando la deviazione che sale dal monumento ai caduti. Una strada suggestiva, che a tratti è letteralmente coperta dalle fronde degli alberi, ti porterà in un paese che sembra essersi fermato nel tempo.

Il paese si allunga sull’antico tracciato di mezza costa che collega Carpasio a Triora, un percorso risalente al Medioevo. Lungo questa strada si svilupparono piccoli borghi in posizione mediana tra il pascolo e il fondovalle (avevamo parlato qui del tratto tra Carpasio e Glori).

Il visitatore viene accolto da invitanti alberi di ciliegio. Appena possibile ti consiglio di parcheggiare perché il tratto in mezzo al paese è un po’ stretto. Le case antiche si sono purtroppo svuotate nel dopoguerra, ma negli ultimi anni alcuni stranieri le stanno riscoprendo. Alcune nascondono particolari davvero interessanti: sbirciando da una porta semiaperta ho potuto ammirare una splendida scala in pietra tenuta su da una colonna con capitello.

Il luogo più suggestivo di Agaggio Superiore è senza dubbio la piazza San Carlo Borromeo, con l’antica chiesa omonima in attesa di restauri. Qui capirai che è valsa la pena fare una deviazione dal fondo valle: il panorama è di quelli che non si dimenticano.

Sotto di noi la valle con il suo versante occidentale interamente coperto dal morbido manto verde scuro del bosco

Sopra di noi, verso nord est, il verde chiaro dei pascoli strappati alla cima della montagna dal duro lavoro dell’uomo.

E verso nord ovest, il biglietto da visita delle vicine Alpi Liguri con la cima del Monte Toraggio e la sua roccia molto simile alla dolomite. 

Anche ad Agaggio Superiore ha sede un azienda agricola, la Casciameia,  specializzata in olio extravergine di taggiasca, vini e nel tipico fagiolo bianco della zona (bisogna chiamare per una visita).

Come avrai notato, anche un borgo molto piccolo ha tanto da dire quando si parla di Entroterra Ligure.

Spero che nel tuo prossimo giro dedicherai un po’ di tempo anche ad Agaggio e assaggerai i prodotti del suo territorio.

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Un caro saluto e al prossimo tesoro del ponente!