Il cielo stellato sopra il Ponente Ligure
Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell’infinito.
(Confucio)
Se vi trovate sulle colline dell’entroterra ligure in una notte senza nuvole, potete davvero avere la sensazione di toccare le stelle con un dito. La posizione rialzata e la distanza dalle luci della costa permettono infatti una visione nitida e indimenticabile della volta celeste. Sarà forse per questo che un bambino nato quasi quattrocento anni fa in un paese tra queste colline, guardando una sera il cielo, decise di diventare uno dei più importanti astronomi della storia. Andiamo a scoprire chi è e come si possono vivere le stesse emozioni.
Il 15 ottobre 1997 è partita da Cape Canaveral una sonda spaziale destinata a raggiungere Saturno. Dopo un lungo viaggio, nel luglio del 2004, è entrata finalmente nell’orbita del pianeta. Quest’anno è iniziata la sua ultima missione, che la porterà ad attraversare gli anelli di Saturno finendo la sua corsa sulla superficie del pianeta.
Il nome della sonda è Cassini, in omaggio a un grande astronomo del Seicento nato a Perinaldo, splendido paesino di neanche mille abitanti adagiato sulle colline alle spalle di Bordighera.
Non deve stupire che un progetto così importante sia stato dedicato proprio a questo scienziato: per chi si interessa di astronomia, Gian Domenico Cassini è un mito. Attratto perdutamente da Saturno, ne ha scoperto la grande divisione fra gli anelli, che porta il suo nome, e ben quattro satelliti. E’ stato anche tra i primi a studiare l’enorme macchia del pianeta Giove, che oggi sappiamo essere, pensate un po’, una gigantesca tempesta che dura da diversi secoli.
Cassini proveniva da una famiglia nobile e piuttosto benestante. Dopo aver passato l’infanzia a Perinaldo, venne mandato a Genova a studiare dai Gesuiti. Le sue qualità furono presto notate, così in breve tempo gli fu assegnata una cattedra all’Università di Bologna, che mantenne per vent’anni. La fama di Cassini aveva ormai valicato anche le Alpi: nel 1669 venne chiamato a Parigi dove concluse la sua carriera come astronomo, sembra un gioco di parole, alla corte del re Sole.
Non era un periodo facile per gli scienziati. Nei primi anni di insegnamento, pur sapendo che le teorie di Galileo erano corrette, Cassini dovette proclamarsi sostenitore dei sistemi che ponevano la terra al centro del sistema solare. Curiosamente per un periodo ebbe anche una certa fama di astrologo, da lui detestata, per via di una previsione su una vittoria militare dello Stato Pontificio che in realtà non aveva nulla a che fare con le stelle.
Gian Domenico Cassini è conosciuto anche come grande cartografo.
I suoi studi vennero proseguiti dal nipote Giacomo Filippo Maraldi e dal pronipote Giovanni Domenico Maraldi, entrambi perinaldesi.
Sulla scia di questo prestigioso passato, nel 1988 venne costruito a Perinaldo un osservatorio astronomico, intitolato ovviamente a Gian Domenico.
Nel corso degli anni la struttura è diventata il punto di riferimento per gli astrofili, cioè gli amanti delle stelle, di tutta la provincia. Grazie alla loro passione si sono svolti una serie impressionante di eventi e realizzate importanti installazioni: oggi Perinaldo è conosciuto in molte parti d’Italia e d’Europa come il Poggio delle Stelle.
L’osservatorio occupa, insieme al municipio, un antico convento francescano. Al suo interno si trovano un grande telescopio newtoniano da 380mm di diametro e 2 metri di focale, più altri di dimensioni più ridotte. Qui potrete partecipare ad appuntamenti che permettono l’osservazione del cielo sia diurna che notturna.
Sempre all’interno della struttura si può accedere alla stanza del planetario, dove una proiezione vi farà conoscere la posizione dei diversi corpi celesti. Per completare la vostra visita è presente un museo dedicato a Gian Domenico Cassini, con strumenti d’epoca e preziosi documenti riguardanti la vita dell’astronomo.
Scoprire l’Osservatorio Cassini è un occasione unica per entrare in contatto con il mondo affascinante delle galassie. Per tutte le informazioni potete cliccare qui.

Foto dal sito http://www.osservatoriocassini.it/
Come dicevamo prima, un po’ tutto il paese è caratterizzato dalla passione per l’astronomia.
Vicino all’osservatorio, ad esempio, è stato costruito il Giardino delle Stelle del Nord. Si tratta di uno spazio all’aperto ricco di strumenti che vi permetteranno di osservare la volta celeste a occhio nudo. Uno di questi è una ruota puntata verso la stella polare, attraverso cui è possibile visualizzare con facilità tutte le costellazioni vicine ad essa, le circumpolari.
Nel borgo troverete anche il Giardino del Sole, dove alcune curiose strutture aiuteranno i vostri occhi a seguire il movimento apparente della stella. Sono presenti due orologi solari, un recinto per lo studio degli allineamenti che descrive il sorgere e il tramontare del sole, un eclitticum per la visualizzazione dell’eclittica, cioè del percorso che il sole sembra compiere.

Foto dal sito http://www.astroperinaldo.it/
A proposito di orologi solari, nella Chiesa della Visitazione ne è stato realizzato uno molto particolare: una meridiana a camera oscura. Da un foro praticato nel muro della chiesa, ogni giorno il raggio del sole batte su una linea tracciata secondo particolari calcoli sul pavimento interno. Non è l’ombra del sole, come nelle meridiane classiche, ma la sua luce a scandire il tempo. Cassini costruì una meridiana simile nella basilica di San Petronio a Bologna: ancora oggi è la più lunga del mondo.
Gironzolando per il centro storico del paese vi imbatterete poi in un carruggio con alcune curiose piastre posate a terra. E’ una ricostruzione del Sistema Solare in Scala formato dai corpi celesti conosciuti ai tempi del Cassini. Qui troverete preziose informazioni sui pianeti, sull’attività dell’astronomo e sulla missione spaziale della sonda Cassini-Huygens.
- Foto dal sito http://www.astroperinaldo.it/
Ma non è finita.
Gran parte delle realizzazioni di cui abbiamo appena parlato, insieme a molti eventi e progetti di questi ultimi anni, sono sono state stati portati avanti da un gruppo di appassionati che hanno dato vita all’associazione Stellaria.
Attualmente i membri di Stellaria operano al di fuori dell’Osservatorio Cassini, sia a Perinaldo che in altri paesi della provincia.
Nel borgo potete trovarli spesso impegnati in percorsi di visita collegati soprattutto alla meridiana della Visitazione e ai Giardini, ma anche in osservazioni libere.
Oltre a questo, si dedicano a numerose attività didattiche nelle scuole: se siete insegnanti o direttori scolastici, o magari semplicemente genitori, sarebbe un’ottima idea contattare l’associazione per predisporre delle lezioni di astronomia.

Foto dal sito http://www.astroperinaldo.it/
Un’altra attività interessante di Stellaria è l’organizzazione di conferenze a cui partecipano nomi importanti del mondo dell’astronomia. Nel corso degli anni infatti, l’associazione ha accumulato una mole di contatti di altissimo livello, che hanno permesso collaborazioni molto significative.
Se poi volete un’idea originale per un regalo a una persona cara o, perché no, a voi stessi, vi consiglio di donare una partecipazione a uno dei corsi di astronomia che vengono tenuti piuttosto spesso.
Per quanto mi riguarda, gli appuntamenti che trovo davvero imperdibili sono le osservazioni guidate nei diversi paesi della provincia. Dalla costa all’entroterra, potrete partecipare a eventi molto suggestivi e assolutamente da provare, che uniscono lo spettacolo della volta celesta allo spettacolo del Ponente Ligure.
Per tutte le informazioni il link è questo.

Foto dal sito http://www.astroperinaldo.it/
La conclusione è piuttosto semplice. Se volete scoprire un modo originale di vivere il Ponente Ligure, visitate l’Osservatorio di Perinaldo e partecipate alle iniziative di Stellaria. Non ve ne pentirete.
Sono nato negli anni Settanta, sulla scia della conquista della Luna tutto sembrava far riferimento allo spazio.
Il successo di 2001 Odissea nello Spazio era ancora molto vivo, nei primi anni ’80 sarebbe arrivato quello di Blade Runner, nelle radio andava forte la musica di Vangelis o di Jean Michel Jarre. E soprattutto, per noi bambini, lo spazio voleva dire i primi videogiochi dei bar e i cartoni animati, come Capitan Harlock o il robot Goldrake.
Ora di stelle non si parla più come una volta, forse è un peccato perché le stelle rappresentano un po’ i nostri sogni. Chissà, forse nel Ponente Ligure potrete riuscire a riscoprirle.
Se non avete ancora scaricato l’ebook omaggio potete farlo qui. Condividete pure l’articolo come più vi fa piacere, bisogna fare pubblicità a questo tipo di iniziative che danno lustro alla nostra terra. 😉
Non mi resta che salutarvi e lasciarvi un bel video che sicuramente vi farà venire voglia di guardare il cielo.
Buona Liguria a tutti!