Luoghi da visitare

Visitare Dolceacqua: cosa vedere e fare nel borgo simbolo della val Nervia

Visitare Dolceacqua è come entrare in una macchina del tempo e premere il pulsante “Medioevo”.

Le torri del castello, il borgo arroccato, il ponte di pietra: sembra quasi che da un momento all’altro possa sbucare un cavaliere o un’avvenente dama.

Oggi andiamo a scoprire quali sono le cose da vedere assolutamente in un viaggio o in una breve gita a Dolceacqua. 

Il Ponte Vecchio amato da Claude Monet 

Non si può visitare Dolceacqua senza attraversare il Ponte Vecchio: la sua perfetta linea slanciata è talmente leggera che sembra  progettata da un architetto moderno.

La campata unica misura ben 33 metri e collega il quartiere più moderno di Dolceacqua, il Borgo, con quello più antico, la Tèra, permettendo di superare il torrente Nervia.

Venne costruito all’inizio del Quattrocento accanto a un ponte precedente di cui si può ancora vedere un piccolo troncone.

Il grande pittore impressionista Claude Monet ritrasse per ben tre volte il ponte di Dolceacqua nei suoi viaggi in Provenza e in Liguria alla ricerca delle luci calde del Mediterraneo.

La Tèra

Il secondo luogo da visitare a Dolceacqua, subito dopo aver superato il ponte, è quello straordinario labirinto pietrificato di caruggi, scalinate, passaggi voltati che prende il nome di Tèra, terra.

Le stradine di questo quartiere sono molto vissute e ospitano diverse botteghe. Qui potrai visitare gli atelier degli artisti, le botteghe che propongono i prodotti tipici come l’olio extravergine di oliva, le cantine dove assaggiare il pregiato vino locale, su cui torneremo a fine articolo.

La struttura urbanistica è così complessa per motivi difensivi. Le case ammassate le une sulle altre formano una sorta di sistema murario a semicerchi che rendeva difficoltoso l’assalto a eventuali invasori.

E se le cose si mettevano proprio male, in alto rimaneva il castello.

 

Il castello dei Doria

E’ il simbolo del borgo, insieme al ponte vecchio con cui viene spesso ritratto.

Venne costruito dai Conti di Ventimiglia nel dodicesimo secolo e poi acquistato con tutto il borgo dal grande ammiraglio genovese Oberto Doria. Questo ramo della famiglia Doria si legò in seguito ai Savoia. Il castello fu danneggiato pesantemente durante la guerra di Successione austriaca nel Settecento, per poi finire lentamente abbandonato.

Grazie ai recenti restauri potrai visitare alcuni ambienti del castello dotati di interessanti postazioni multimediali. Il percorso panoramico offre una vista impareggiabile sulla val Nervia. 

Il Visionarium

Tra i posti da visitare a Dolceacqua, uno dei più particolari è sicuramente il Visionarium.

Si tratta di una sala proiezioni unica in Italia creata dal fotografo – artista Enio Andrighetto dove potrai assistere alla visione di documentari in 3d e 4d. Si va dai filmati dedicati al territorio ligure a viaggi in terre lontane: un’ esperienza visiva innovativa accompagnata anche da profumi e rumori (apri il link in fondo all’articolo). 

E’ l’unica sala di questo genere in Italia quindi ti consiglio di prenotare.

La chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate

Situata in un’ariosa piazza ai piedi della Tèra, nei pressi del fiume, la parrocchiale presenta una facciata ricca di particolari neoclassici e un interno riccamente decorato in stile barocco.

Al suo interno potrai ammirare uno splendido polittico di Ludovico Brea dedicato a Santa Devota, protettrice del Principato di Monaco.

Anche in questo caso il grande pittore nizzardo si supera nel restituire la dolcezza dei volti femminili.

L’antica chiesa di San Giorgio

Si trova poco prima di entrare a Dolceacqua dalla costa, nei pressi del cimitero.

Struttura antica costruita durante il dominio dei conti di Ventimiglia, subì negli anni diverse modifiche mantenendo comunque il suo carattere medievale.

Divenne la cappella sepolcrale dei Doria e ancora oggi contiene le sepolture di due marchesi la cui immagine, in armatura, è scolpita sulle pietre tombali.

 

Il Borgo

La parte “nuova” di Dolceacqua è ricca di attività commerciali, bar, ristoranti dove gustare o fare scorta dei prodotti tipici locali.

Dopo una visita merita fare una sosta per bere qualcosa o rifocillarsi nei locali verso il fiume, con la splendida vista sul ponte, la Tèra e il castello.

Nel Borgo sorge l’interessante oratorio barocco dedicato a San Sebastiano con una bella statua in legno opera forse del Maragliano, specialista genovese al quale sono attribuite moltissime opere in tutta la Liguria. Particolarissima la processione in onore del santo, durante la quale i membri della confraternita portano un albero di alloro decorato di ostie colorate. Si pensa sia un simbolo di prosperità legato al passato pagano che spesso torna nel Ponente Ligure

 Il Rossese e la Michetta

Quando andrai a vitare Dolceacqua non dimenticare di assaggiare questi due prodotti.

Il primo è un vino rosso locale molto pregiato ricavato dall’omonimo vitigno che si coltiva solo in val Nervia e nella vicina val Crosia. Si dice che Napoleone lo adorasse. Il nome deriva da roccia, non da rosso, infatti un tempo si chiamava roccese.

La michetta invece è un dolce tradizionale legato ad una leggenda.

Secondo la tradizione uno dei marchesi Doria avrebbe imprigionato una giovane sposa con il pretesto dello ius primae noctis. Ci sono stati tramandati due finali. In uno la ragazza sarebbe stata liberata dallo sposo e il tiranno cacciato a pedate. Nell’altro, più horror, la ragazza sarebbe morta nelle prigioni del castello e il suo fantasma vagherebbe ancora tra le antiche pietre. In ogni caso ogni anno a Dolceacqua si ricorda questa leggenda e le ragazze offrono un dolce allusivo, la michetta, forse anche in questo caso richiamo pagano alla fecondità.

Spero che i miei consigli ti siano stati utili e che presto tu possa venire a visitare Dolceacqua.

Condividi pure l’ articolo come credi e, se non lo hai ancora fatto, ricordati di ritirare questo piccolo regalo.

Al prossimo articolo e buona Liguria!

 

Link utili

Orari per visitare il castello dei Doria: https://www.visitdolceacqua.it/castello-dei-doria-dolceacqua/

Visionarium: http://www.visionarium-3d.com/

 

Come arrivare a Dolceacqua

Le uscite autostradali più comode sono quelle di Bordighera e Ventimiglia.

Nel primo caso puoi scendere fino al centro città e proseguire in direzione Ventimiglia fino a girare sulla SP64 in direzione Camporosso.

Nel secondo caso scendere puoi fino al centro città e proseguire in direzione Imperia fino a girare sulla SP64 in direzione Camporosso.

La segnaletica comunque non manca.